Al momento stai visualizzando Non riesco a fargli fare i compiti…fagli una token!

Non riesco a fargli fare i compiti…fagli una token!

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:blog

Panico da compiti? Forse abbiamo la soluzione!

Soprattutto in queste settimane di Maggio in cui la fine della scuola si sente vicina e nelle quali l’andare in classe manca ormai da troppo tempo la difficoltà nell’affrontare il lavoro scolastico a casa è sempre maggiore. Sono sempre di più i genitori esasperati dalle battaglie per “far fare i compiti”. Storia vecchia! Non è di certo un problema nuovo quello dei compiti a casa ma, sicuramente, in questo periodo lo si sente in modo più diffuso e pressante. Quella che vi propongono qui è una breve e sintetica guida per la costruzione di una token economy che vi aiuti in questa missione impossibile!

La token economy: di cosa stiamo parlando?

La token economy è una tecnica molto nota nell’ambito delle scienze comportamentali che viene adottata da professionisti diversi nei più svariati ambiti e per le più diverse ragioni. Nella sua complessità e finezza è però riassumibile per chi non è del mestiere con la definizione di contratto a premi. Col rischio di semplificare possiamo dire che è un accordo che vincola l’assegnazione di un premio stabilito all’acquisizione di una serie di punti che possono essere guadagnati portando a termine alcuni incarichi.

Per far fare i compiti dovrei promettere un regalo ai miei figli? Dovrebbero imparare che è solo un loro dovere”Questo sarà sicuramente il pensiero di quasi tutti voi. Ebbene, la token economy serve proprio per arrivare a quell’obiettivo. I bambini devono “imparare” che è un loro dovere, devono “scoprire” il piacere dell’apprendimento oppure devono “acquisire” l’abitudine al lavoro scolastico quotidiano. Avrete notato che sono tutti verbi (imparare, scoprire, acquisire) che indicano un processo da un punto iniziale in cui non si possiede la competenza ad uno finale nel quale la si padroneggia. La token economy è il mezzo di trasporto sul quale noi affronteremo questo viaggio.

Nel nostro caso specifico è un piccolo strumento che può aiutarci a sostenere la motivazione e l’impegno regolare dei nostri bambini in questo ultimo mese di scuola…perché funzioni e per trarne degli esiti anche a più lungo termine, però, è importante attuare la token economy in modo corretto. Ecco un elenco di step e consigli utili.

Da dove iniziare

  1. Individua su cosa lavorare: Non possiamo mettere troppi obiettivi all’interno di un singolo progetto. Se vuoi pianificare una token deve essere relativa ad ambiti piuttosto ristretti. Puoi decidere di farla sui compiti, sulle faccende domestiche, sulle regole familiari (cosa e quando si mangia, come si cura l’igiene personale, ecc…). Diciamo che per i più piccoli (fino a 6 o 7 anni) tre o quattro regole vanno bene, per i più grandi ( tra gli 8 e 10 anni) possiamo pensare a cinque o sei comportamenti da seguire.
  2. Stabilisci un premio: Fai compilare una lista di premi desiderati dal bambino, specificandogli che devono essere cose per le quali è disponibile ad impegnarsi per poterle ottenere. Possono essere premi grossi da assegnare alla fine (un nuovo gioco desiderato per esempio) oppure piccole ricompense quotidiane da assegnare se si raggiunge il minimo stabilito (un allungamento di X min. dei tempi gioco, la possibilità di svolgere un’attività che gradisce).

Giunti a questo punto avrai un tuo obiettivo da perseguire (l’oggetto sui cui lavoreremo) e un obiettivo che il bambino vuole conquistare (ottenere il premio). Quanto segue serve per incrociare i due desideri in un modo che sia funzionale ed efficace. Nel caso specifico di questi giorni l’obiettivo sarà quello di riuscire a motivare il bambino a svolgere i compiti “spostando” la motivazione dall’oggetto desiderato ai compiti. In termini pratici “Il bambino capisce che per ottenere il premio devo fare bene le cose di scuola”.

Come continuare

  1. Concorda delle regole e un criterio di punti
    1. Stabilisci una serie di criteri da raggiungere o regole per ottenere i punti. Possono essere per esempio il tempo quotidiano da dedicare ai compiti, l’orario di inizio, il numero di volte che può essere richiamato per iniziare a svolgere l’attività, ecc… 
    2. Assegna un valore al premio finale e un valore per le singole regole. Dobbiamo, in sostanza, stabilire quanti punti vale il premio finale e quanti punti vengono guadagnati rispettando, quotidianamente, le singole regole. Creiamo un rapporto che ci permetta di assegnare il premio alla fine del periodo stabilito (nel nostro caso a inizio Giugno) ma senza la necessità che ogni giorno venga raggiunto il massimo…concediamo un sufficiente margine di violazione della regola. A chiunque deve essere concesso di avere “un giorno No”!
    1. Firma un contratto nel quale siano concordati i reciproci impegni del bambino e del genitore: che premi si ottengono, quali sono le regole, cosa fa guadagnare ogni regola, ecc… Ci deve essere tutto ed è un vincolo bidirezionale: non deve sgarrare il bambino ma ancora meno deve sgarrare il genitore.

    Ancora un piccolo sforzo: le ultime attenzioni da avere

    Quella che abbiamo visto è l’architettura di base ma perché funzioni veramente bisogna tenere a mente ancora alcune piccole cose:

    1. Le regole devono essere chiare e oggettive. Non esiste “fai il bravo” sarebbe il genitore a dover decidere e quindi risulterebbe criticabile. Si può stabilire la regola “Prepara la tavola entro le 19,00 senza che ti venga ricordato” questa è oggettiva. Più la regola è precisa, meno saranno le contestazioni, più efficace risulterà la nostra token economy.
    2. Gli obiettivi devono essere raggiungibili dal bambino. Se fino a ieri faceva massimo 10 minuti di compiti oggi non possiamo chiedere oltre 1 ora…la token è potente ma non miracolosa! Se sbagliamo nello stabilire i criteri mandiamo a monte tutto!
    3. Cerca di essere fiscale ma lascia un piccolo spazio all’invenzione. Se le regole e i criteri sono chiari non avrai problemi ad attuare questo punto. Non si cede su niente: i punti non si assegnano e ancora meno si tolgono a caso, perché siamo arrabbiati o per comportamenti esterni agli obiettivi. Ad esempio se la token lavora sui compiti non posso punire il bambino che rompe un vaso togliendoli dei punti, sono ambiti separati e tali devono restare. Si troverà altro modo per far comprendere l’errore commesso. Ci si può concedere la rara assegnazione di punti extra per motivare ulteriormente il bambino. Se per esempio ha messo particolare impegno nei compiti, sopratutto i primi giorni, posso motivarlo assegnando un punto extra.
    4. Cura gli aspetti di contorno. Realizza un cartellone (magari insieme al bambino) con le regole e il valore in punti e collocalo in un posto visibile. Create un cartellone che raccolga i punti già ottenuti, magari che visivamente mostri “quanto manca” al raggiungimento dell’obiettivo. Usa la fantasia per tematizzare il tutto con il cartone animato preferito o legandolo al premio da raggiungere. I punti possono essere bollini, stelline, figurine, immagini stampate. Cura molto il contratto e la sua firma: è un atto sacro! Qualsiasi cosa renda accattivante il percorso sarà solo un quid in più.
    5. Raggiunto l’obiettivo consegna i punti o il premio. I singoli punti vanno aggiunti appena il comportamento positivo è messo in atto. Non esiste il “te li metto dopo” o “li attacchiamo stasera”: più il rinforzo (assegnare il punto) è vicino al comportamento (seguire la regola) maggiore sarà l’efficacia anche a lungo termine. La stessa cosa vale per il premio. Raggiunto l’ultimo punto il bambino deve ricevere subito quanto stabilito (se è un premio concreto) se si tratta di qualcosa di meno tangibile (per esempio una gita all’acquapark – quando si può fare – ) dai qualcosa che la simboleggi (un finto biglietto per esempio).

    Questi sono alcuni piccoli consigli per attuare una semplice token economy domestica che spero possano essere utili in questi giorni. Possiamo superare il problema del “fare i compiti” creando una da usare in questo ultimo mese di scuola…se avremo fatto un buon lavoro gli effetti positivi li porteremo avanti anche più avanti! 

    Una volta appresa la tecnica le varianti e le modalità di attuazioni sono davvero tantissime: soprattutto con l’aiuto di un professionista può diventare lo strumento che ci aiuta a raggiungere gli obiettivi più impensabili!