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Affrontare la quarantena con forza flessibile

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La forza flessibile è quell’energia interna attraverso la quale possiamo raggiungere il benessere psicologico. Si tratta, come dice la parola stessa, di essere flessibili ossia di fronteggiare i pensieri e le emozioni uscendo dal rigido approccio di battaglia contro di esse. La forza sta nel riconoscere che anche le emozioni più negative sono una risorsa utile e che, in qualche modo, tutti noi esseri umani siamo accumunati da una qualche dose di sofferenza. Maturando questa comprensione e sperimentando accettazione e comprensione dei nostri stati interni ci accorgeremo che ritroveremmo la strada azioni che ci facciano veramente sperimentare maggiore benessere.

Sopratutto nel corso della quarantena imposta dal diffondersi del COVID-19 maturare una forza flessibile costituisce una importante risorsa per non colare a picco.

Ecco alcuni piccoli consigli per fronteggiare queste giornate!

  1. Crea delle routine e fai un piano delle giornate: il rischio dell’essere a casa è quello di vivere privi di programmi, senza sapere quello che ci attenderà, lasciando scorrere tutto un po’ come viene. Questo acuisce l’ansia in quanto tutto è avvolto nell’incertezza del cosa succederà oggi. Mantenere della abitudini e delle routine può rassicurarci può farti affrontare la giornata con più positività. 
  2. Monitora le tue emozioni ma non diventare le tue emozioni: durante la giornata certamente sperimentiamo molte emozioni. Le emozioni sono così, vengono e vanno, mutano continuamente un po’ come il tempo meteorologico nel cielo. Il rischio è diventare tutt’uno con le emozioni – sto provando tristezza quindi sono un persona triste, negativa e senza speranza. – Devi pensare di essere come il cielo, ossia il contenitore nel quale il tempo meteorologico passa e muta. Quando emergono delle emozioni, quindi, prova a capire dove nel tuo corpo le stai percependo, a dare un nome a questa sensazione e poi a capire quale emozione si adatta meglio. La stai solo provando in quel momento, se ne andrà e non resterà con te per tutta la vita…tra un po’ cambierà.
  3. Prendi del tempo per te e rispetta gli spazi personali: il principale rischio della lontananza è esaltare la socialità. Si può incappare nella tendenza a contattare molte persone online o in famiglia a proporre molte occasioni di “stare insieme” dal film, al gioco di società, al pomeriggio in cucina. Ricorda che per il benessere psicologico è necessario anche lo spazio personale e il tempo di solitudine per riflettere, ragionare, rilassarsi. Prova a garantirlo a te e ad ogni membro della famiglia…almeno per un piccolo lasso di tempo della giornata.
  4. Ricerca la direzione verso cui tendere: prenditi un attimo per rispondere alla domanda “Cosa conta veramente per me? Cosa da valore e pienezza alla mia vita?”. Senza un obiettivo verso cui tendere le azioni ti sembrano insensate e finisci nella spirale di sconforto e malessere psicologico. Trovata la risposta alla domanda sicuramente avrai più chiaro verso che direzione orientare le tue azioni e anche piccoli gesti quotidiani ti faranno sperimentare un senso di appagamento.
  5. Informarsi con prudenza e parsimonia: troppe informazioni e vaghe tendono ad aumentare la paura. Se fossi immerso nella “tipica quotidianità” probabilmente ci informeremmo un paio di volte al giorno. Fallo anche ora, evita la scorpacciata di informazioni. Presta anche attenzione alla fonte: chiunque può firmarsi come primario dell’ospedale in coda ad un sms. Fidati solo di notizie scientificamente confermate disponibili sui canali ufficiali del governo o su siti di riviste scientifiche (The Lancet, per citarne una).
  6. Accogli un po’ di incertezza del momento: avendo molto tempo sarai tentato a pianificare cosa farai una volta che tutto sarà riaperto, dove andrai, chi incontrerai. Purtroppo le cose cambiano velocemente e inaspettatamente: eccedere nei piani ti espone a restare deluso perché potrebbero essere smontati. Continuare a chiederti “quanto ancora durerà?” ti aiuta ad accorciare il tempo? Probabilmente no! 
  7. Evita la caccia al colpevole: più passano i giorni più è normale cercare di attribuire una causa e una colpa. Dal complotto internazionale ai runners questa ricerca di spiegazioni ci serve perché la mente umana ha bisogno di coerenza e di capire i “perché delle cose”. Interrogarti ogni giorno e cercando attivamente i colpevoli, gli untori, coloro che violano le norme, le anomalie delle misure del governo attiva, però, in te uno stato di costante allerta dove tutti sono potenzialmente pericolosi. Sforzati di credere che ciascuno sta facendo del proprio meglio in una situazione nuova per chiunque.
  8. Concediti un po’ di imperfezione e sii empatico verso te stesso: può essere che tu non riesca a vivere ogni giorno al massimo, che tu non abbiamo a disposizione sempre l’attività più adatta per i tuoi figli, di annoiarti. È normale! Sei un essere umano! Rivolgiti a te stesso come se parlassi al tuo migliore amico che ti sta esponendo una situazione di difficoltà. La situazione è nuova per tutti: l’apprendimento ha bisogno di tempo! Concediti il tempo per imparare a gestire questa situazione!

Sopra ogni cosa ricorda che si ti senti sopraffatto, se dopo molti giorni non hai ancora raggiunto un equilibrio e un’accettazione della situazione, o se senti che le tue risorse per fronteggiare la situazione stanno finendo è opportuno consultare un professionista per ricevere assistenza.

I consigli qui sopra non costituiscono una terapia ma sono indicazioni fruibili e accessibili come auto-aiuto e non possono sostituirsi ad uno Psicologo o Psicoterapeuta. Qualora non bastassero informati sul sito dell’Ordine degli Psicologi della tua regione per capire che servizi sono stati attivati oppure contatta tu stesso uno Psicologo.

Nota: Puoi trovare nella mia pagina IG @dott_viola_psy un posto con questi consigli in piccoli post riassuntivi.